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Mornay, Philippe du Plessis de.

Uomo politico e scrittore francese. Convertito dalla madre al Calvinismo (1559), perfezionò i propri studi teologici in Germania e Italia. Amico di G. Coligny, dopo la strage della notte di San Bartolomeo, si rifugiò per qualche tempo in Inghilterra. Ritornato in Francia, vi svolse un'intensa attività di propaganda calvinista, tanto da essere soprannominato il "papa degli Ugonotti". Consigliere di Enrico di Navarra, il futuro re Enrico IV, conservò il suo appoggio anche dopo il passaggio di Enrico al Cattolicesimo. Gli venne attribuita la famosa opera Vindiciae contra tyrannos (1579), pubblicata sotto lo pseudonimo di Stefano Giunio Bruto, divenuta uno dei testi classici della letteratura rivoluzionaria. Il testo si presenta suddiviso in quattro parti, ciascuna delle quali doveva rispondere a una questione fondamentale: 1) sono obbligati i sudditi a obbedire ai sovrani qualora comandino qualcosa che sia contrario alla legge di Dio? 2) è legittima l'opposizione a un principe che voglia annullare la legge di Dio oppure distruggere la Chiesa? 3) è legittima l'opposizione a un principe che opprime e rovina lo Stato? 4) possono i principi vicini aiutare legittimamente i sudditi di altri principi? Rifacendosi all'ipotesi di un originario stato di natura, egli affermava il diritto alla ribellione. Successivamente M. pubblicò il De veritate religionis christianae (1880) e il trattato Dell'istituzione, uso e dottrina dell'Eucaristia nella Chiesa antica, che provocò un duro attacco nei suoi confronti; Enrico IV lo destituì dalla carica di soprintendente generale alle miniere. Ritiratosi nell'Angiò, a Saumur, nel 1599 vi fondò la prima accademia protestante francese. Dopo la sollevazione ugonotta del 1620 dovette dimettersi dal Governo di Saumur e ritirarsi nelle sue proprietà di La Forêt-sur-Sèvre. Nel 1611 pubblicò l'opera Il mistero dell'iniquità, dedicata alla nascita e alla storia del potere temporale dei papi e della supremazia della Chiesa (Buhy, Vexin 1549 - La Forêt-sur-Sèvres, Poitou 1623).